Se ti chiedessi perché sei qui, non qui su questa terra, non mi voglio spingere a tanto.

Se ti chiedessi perché sei qui in questo gruppo.

Ancora è una domanda troppo scomoda?! Vediamo allora, fammi ragionare un attimo…

(Fettina panata, fettina panata, fettina panata con i piselli, la mucca fa muu, il gatto fa miao, il cane fa bau…fettina panata con i piselli… ok! Ci sono!)

… se ti chiedessi se vuoi stare in questo gruppo? È più semplice no?!

No-o?! Hai dubbi su cosa vuoi e su cosa dovresti volere?! Su cosa è buono e cosa è cattivo?

Allora vediamo, ragiono un altro po’…

(Star lord, star lord con la fettina panata, capitan America fa bau, iron man fa miao, Thanos fa ciao! Ci sono!!!)

… se ti chiedessi se quello che trovi in questo gruppo per te è interessante, cioè se per te è utile. Se riflettere ogni giorno su di te e la tua vita ti sta facendo ottenere risultati nuovi e vantaggiosi?

Ecco, forse così ci siamo. Forse ci siamo chiariti. Se tu vuoi stare in questo gruppo è perché ti rendi conto che stai ottenendo un beneficio.

Se non è così, evidentemente non vuoi stare in questo gruppo perché non ti è utile. Quindi se non vuoi stare qui, perché stare qui non ti porta vantaggio, vai dove puoi trovare vantaggio per te stesso. Solo così può portare ricchezza nella tua vita e nella vita di chi hai intorno. (Tranquillo, se non sei sicuro della scelta prima o poi ti banno io e ti tolgo il peso!)

SE VUOI E PUOI, DEVI.

Ma se non puoi o non vuoi, non devi!

Quindi, se continui a leggere, parto dal presupposto che vuoi stare qui in questo gruppo perché ti porta vantaggio.

(E se non continui a leggere, per favore cancellati da solo, così evitiamo scene melodrammatiche di addii strazianti)

Hai scelto di essere qui volontariamente. Non ti sta costringendo nessuno.

Allora, veniamo a noi, quand’è che sei felice?

Cazzo, domanda tostissima!! Ma chi me l’ha fatto fare a me? È veramente tosta. Ma è l’unica domanda che ha senso ora, perché la felicità non è un punto di arrivo ma semplicemente il punto di partenza. Quando non sei felice non riesci a goderti neanche il pranzo. Quindi che senso ha fare cose se prima non hai lavorato per comprendere come essere felice? Quello che fai deve venire dopo, perché solo quando sei felice puoi costruire qualcosa di bello. Vero o no?!

Quindi dicevamo: quand’è che sei felice? Va bene, dammi un attimo che ci penso…

(Brodo, brodo primordiale, rna, proteine, parameci, brodo vegetale, brodo vegetale un po’ sciapo… no aspetta, questo non c’entra una mazza… brodo vegetale… piante, pesci, rettili e mammiferi… cervello! Eureka, che idea!)

…allora quando è che sei felice? Sei felice quando le cose che fai le fai volontariamente!

Mentre sei infelice quando le cose che fai ti senti costretto a farle!

Mi sembra un buon punto da cui iniziare, che dici? Ci sei?!

Quindi sei felice quando sei volontario e per essere volontario hai bisogno di un cervello ben sviluppato. Una formica fa solo quello che è utile per la sua specie ma non è né felice né infelice di farlo. Lo fa e basta.

Tu invece puoi fare le cose volontariamente e questo ti rende felice.

E allora abbiamo risolto. Direi che abbiamo anche fatto una cosa veloce. Siamo stati bravi e quindi siamo a posto.

No, aspetta, purtroppo mi sono appena accorto di un problemino. Perdonami, è colpa mia. Siamo stati troppo bravi e ora pensiamo di essere così bravi che sicuramente chi non è d’accordo con noi è cattivo.

E se esiste un buono e un cattivo bisogna combattere. Ma chi può essere realmente felice di combattere? In guerra ci sono piccole conquiste a fronte di grandi perdite e migliaia di morti.

Siamo tornati al punto di partenza, siamo costretti a fare qualcosa che non ci piace, che non vogliamo fare, e quindi siamo tornati a essere infelici.

Tocca chiedere ancora una volta aiuto alle forze superiori…

(Infelicità, mancanza di qualcosa, desiderio, uomo mosso da desiderio, fa una cosa e ne vuole un’altra, infelicità, mancanza di qualcosa, desiderio, uomo mosso da desiderio, fa una cosa e ne vuole un’altra, infelicità, mancanza di qualcosa, desiderio… ci sono! Grazie)

… il desiderio è egoistico, è egocentrico, gira intorno a se stesso.

Se cerchi sempre quello che manca, sta sicuro che lo trovi!

Ogni volta che soddisfi un tuo desiderio ecco che immediatamente ti senti infelice perché un nuovo desiderio è già pronto a portarti via.

Se insegui i tuoi desideri non fai altro che cercare sempre ciò che manca. Sei tu contro il mondo.

Quindi i desideri nutrono l’infelicità, perché sei sempre dove non vorresti essere.

Ma tu vuoi essere felice, giusto?! La felicità cos’è se non l’opposto della infelicità?

C’è ancora da pensare? No, non c’è altro da pensare. Se la felicità è l’opposto dell’infelicità e l’infelicità si nutre dei desideri, ti basta iniziare a nutrirti di qualcosa che è l’opposto del desiderio.

Se il desiderio è egoistico, qual è la sua cosa opposta? È la visione. La visione è inclusiva. Non ci sei più tu contro il mondo ma ci sei tu nel mondo.

Il tuo lavoro non è più conquistare qualcosa che dovrai difendere in guerra. Il tuo lavoro diventa creare il mondo in cui vuoi vivere attraverso la tua visione. E la tua visione ora è consapevole che la felicità è strettamente collegata alla volontà. Sei felice se fai ciò che vuoi.

Ma ciò che vuoi tu non corrisponde quasi mai a ciò che vuole l’altro. E come si fa? Perché anche lui vuole essere felice e quindi vuole fare ciò che vuole.

Attento, questo passaggio è fondamentale. Se non stai attento ricadi immediatamente nel gioco dei buoni che devono uccidere i cattivi.

Per fare nel mondo le cose che vuoi devi raggiungere dei compromessi, perché in questo modo ognuno può fare quello che vuole ed essere felice. Dov’è che non devono esserci compromessi? Dentro, dentro devi fare ciò che vuoi al 100%.

Se dentro cambi perché qualcuno fa qualcosa che non ti piace, non è forse questa la più alta forma di schiavitù che puoi vivere? Che gli altri decidano come tu ti senti dentro di te?!

Lo è. E la soluzione non è uccidere chi è cattivo perché il problema sei tu, è la tua mancanza di volontà. Volontà nel mantenerti in uno stato di gioia semplicemente perché hai la grande occasione di essere qui ora.

Non esistono persone buone o cattive. Esistono solo persone felici e persone infelici.

Vero o no? Se crei un ambiente felice le persone sono felici, se crei un ambiente infelice le persone sono infelici.

Bene, direi quindi che siamo arrivati al dunque: i benefici che porta nella tua vita fare volontariato. Se ogni cosa che fai la fai volontariamente, sei felice. Sia una cosa piccola come prepararti la colazione, sia una cosa grande come creare un’azienda.

Tu ogni giorno mangi e ogni giorno contribuisci alla visione aziendale che abbiamo.

In questa visione aziendale noi non formiamo Barman. Noi formiamo uomini e formiamo donne.

Aiutiamo i ragazzi a muovere i primi passi per staccarsi dal cordone ombelicale che li lega a una vita già scritta da qualcun altro. Cerchiamo di farvii vedere una nuova prospettiva da cui costruire non una semplice carriera ma una nuova vita. Così come noi siamo stati e siamo oggi aiutati ad andare avanti ognuno nel suo percorso da chi ha più esperienza di noi. È su questa pietra che abbiamo costruito MIXOLOGY Academy.

Se MIXOLOGY sono le fondamenta. BARMAN PR è il primo piano. Siamo qui per una scalata!

Proprio per questo con una gioia immensa lavoro ogni giorno con voi. Perché voglio costruire qualcosa che va oltre il mio desiderio, è molto più grande del mio desiderio, voglio realizzare una visione.

Quando la mia volontà la dirigo interamente verso la visione della mia vita, non è più mia. E inizio a fare volontariamente tutto ciò che c’è da fare. Senza lamentarmi che qualcosa va bene e qualcosa non va bene. Accetto tutto perché la visione è inclusiva. Il conflitto si azzera e la felicità di essere qui con chiunque ci sia in qualsiasi situazione mi accompagna sempre, perché so che in qualsiasi momento, qualunque cosa accada, la mia volontà potrà forse vacillare ma rimarrà sempre ferma.

Potete essere angeli del cambiamento, del vostro cambiamento. Potete essere volontari, potete vivere una vita di volontariato.

SOLO QUANDO PUOI USARTI VOLONTARIAMENTE PUOI TRARRE VANTAGGIO DA TUTTI GLI STRUMENTI CHE HAI A DISPOSIZIONE

Se usi un coltello involontariamente finisci sempre con le dita affettate!

Quindi per imparare realmente a usare tutti gli strumenti che trovi in questo gruppo, devi contemporaneamente imparare a usare te stesso: la tua mente e il tuo corpo.

Certo, da piccolo hai imparato che se fai i capricci, se ti lamenti, prima o poi per non sentirti più qualcosa dagli altri ottieni. Ma è un’arma a doppio taglio. Perché per ottenere qualcosa devi sempre essere infelice.

Se invece sei volontario, sei felice, magari molte cose non ti verranno date perché molti saranno invidiosi del tuo stato. Ma che ti importa in fondo? Tu sei felice!

La nostra realizzazione naturale è rispetto a qualcosa di più grande. Ogni essere esistente esiste per sostenere qualcosa di più grande di sé. Esattamente come le tue cellule.

Se vivi per te stesso e basta, vivi di illusione e sei infelice. Pensa se le tue cellule vivessero per se stesse e basta. Non ci pensi eh?! Beh se vivessero solo per se stesse non potresti pensare, quindi forse al momento non ti cambierebbe più di tanto.

Ma non lo fanno, tranquillo, perché meccanicamente ogni cosa vive per qualcos’altro. Tu vivi per qualcosa che non comprendi e probabilmente non comprenderemo mai perché è troppo più grande di noi. Così come le nostre cellule non sapranno mai che sono la base su cui esiste la nostra vita.

Non è una scelta tua vivere o no per qualcosa oltre te stesso. Fai parte di una rete e hai una funzione in questa rete, anche se non la vedi.

Ma tu puoi fare qualcosa di immenso, puoi essere parte della rete e allo stesso tempo usare la tua volontà per fare della tua vita una gioia eterna. Puoi godere di questa vita se semplicemente vivi volontariamente. Puoi utilizzare volontariamente ogni istante per costruire il mondo in cui vivere.

Buona visione a tutti!