Quante volte riesci a ottenere realmente quello che vuoi? Se osservi sinceramente, se guardi le cose per quello che sono, succede raramente.
Molto spesso il risultato che ottieni è letteralmente opposto a quello che ti eri immaginato. E molto spesso fai fatica ad ammetterlo e ti convinci che la colpa è di qualcuno o di qualcosa. Oggi voglio svelarti un segreto: anche ammesso che la colpa sia di qualcun altro, comunque non sei riuscito a raggiungere il tuo obiettivo. Lo so che dare la colpa a qualcuno del tuo insuccesso ti fa sembrare di aver avuto successo ma non è così. Cercare di stare bene perché gli altri stanno peggio è malattia mentale. La felicità è proprio un’altra cosa!
Sì, certo. Tu non sei così, la maggior parte delle persone che conosci è vero, fanno proprio così. Ma tu no! Ops, ma lo stai facendo proprio ora! Stai pensando che tu non c’entri con questo discorso ma più provi ad argomentare il perché non c’entri e più ti stai prendendo per il culo da solo. Esiste solo una verifica reale che puoi fare per dimostrare a te stesso che non c’entri in questo schema: sei felice? Sempre? Non ti arrabbi? “No ma io mi arrabbio per dei motivi giusti, mica per le stronzate!” E quali sono questi motivi giusti? Guarda caso sono tutti motivi che prevedono che qualcuno ti sta danneggiando in qualche modo. Ops, quindi se ti arrabbi è colpa di qualcuno. Bene, bravo! Quindi sei schiavo di tutti quelli che ti danneggiano. Io, se proprio dovevo, avrei preferito essere schiavo di tutti quelli che mi vogliono bene e caso mai essere comandato a bacchetta solo da chi mi ordina sempre di fare solo ciò che mi rende felice. Ma sicuramente ne sai molto più di me. Sicuramente è utilissimo e intelligentissimo che tutti i tuoi stati interiori vengano attivati proprio da chi tu stesso dici che vuole solo danneggiarti.
“- È molto acuto.
– Grazie!
– E le dà soddisfazione?
– Tanta!
– Continui pure allora…continui pure. Ora ho una questione d’etichetta: mentre passo le mostro il culo o il pacco?”
Quindi raramente riesci a ottenere i risultati esteriori che vuoi e, anche quelli che hai ottenuto, spesso non sono proprio come li volevi. Diciamo che ti sei ristrutturato la situazione perché era troppo pesante accontentarti ufficialmente, quindi ti sei accontentato ufficiosamente e hai creato una bella storiella in cui le cose non sono andate come volevi ma tu sei stato eroico nel riuscire comunque a ottenere quello che sei riuscito a ottenere. Bravo! Un minuto di applausi!
“- È una cosa seria figliolo.
– Sì, lo so che è una cosa seria.
– Non sto scherzando.
– Sì, è molto seria. Senta, nessuno prende questa cosa più seriamente di me, quell’appartamento era tutta la mia vita. Chiaro?! Amavo ogni pezzo di mobilio di quel posto, non si tratta solo di un mucchio di roba andata distrutta. Era la mia vita! GRAZIE PER QUESTO OSCAR!”
Ma rimane comunque un problema (perdonami, questa era solo l’intro!): anche se ogni tanto ti racconti che riesci a ottenere ciò che vuoi, anche se addirittura a volte riesci realmente a ottenere ciò che vuoi (soldi, lavoro, relazioni, sociale, salute…), ci riesci sempre e solo fuori. Dentro non ottieni mai nulla. Ti ritrovi sempre allo stesso punto. Vero o no?!
Qualsiasi cosa fai e qualsiasi cosa ottieni, il tuo stato interiore è sempre lo stesso. E se il tuo stato interiore è sempre sereno e felice, bingo! Ma se il tuo stato interiore è sempre teso e colmo di insoddisfazione, allora la situazione puoi raccontartela come ti pare ma è grigia. È grigia perché ci sarà sempre qualcosa che non ti starà bene, qualcosa che ti farà arrabbiare, qualcosa che ti farà giudicare gli altri e te stesso. E oggi ti svelo un segreto: ci sarà sempre là fuori qualcosa che ti farà sentire così ma non perché il mondo è un posto orribile, solo perché è dentro di te questo qualcosa. E ogni singola cosa che ti raggiunge immediatamente viene infettata da questo veleno. Lo abbiamo tutti questo veleno, prima accetti questo fatto e prima puoi trovare l’antidoto.
Siamo nati con un serpente dentro di noi. Se siamo sereni anche lui è sereno ma, appena ci agitiamo un secondo, ecco che con un colpo secco avvelena tutto ciò che abbiamo dentro e di conseguenza tutto ciò che ci circonda.
Se non vedi questa cosa per quello che è, automaticamente passi a definire costantemente ciò che è bene e ciò che è male perché ti serve per giustificare la tua rabbia, il tuo stress, il tuo disprezzo e soprattutto la tua santità rispetto al mondo. Così ti illudi che esiste il bene e il male e che il male va combattuto con tutto il tuo odio. Guardati! Non vale la pena raccontarsi storie che ti fanno stare male! L’odio nasce solo dalla paura di ciò che non sai ma se ti rendi realmente conto di non sapere e accetti questa cosa, l’odio svanisce e fa posto alla possibilità di scoprire.
Sì, devo dirtelo, se pensi sempre di sapere tutto non scoprirai mai nulla di nuovo!
Non è facile iniziare a vedere. La luce, appena accesa, acceca sempre. E l’unica reazione automatica di chi stava al buio è: “ti prego spegni!”
Quante volte ti è successo? La mattina, entra qualcuno e sbam, luce accesa! E tu ti infili sotto le coperte perché ti fa male agli occhi tutta quella luce. Ma stare al buio va bene se devi dormire. Se devi muoverti, la luce è fondamentale. I nostri occhi sono fatti per abituarsi alla luce. E anche la mente è fatta così. Devi solo tenerla illuminata per un po’ e si abitua.
Iniziare a vedere significa iniziare a vedere i cicli, significa iniziare a ricordarsi di sé. Significa iniziare a diventare consapevole del tempo. Non del tempo che passa: o mio Dio, finirà questo tempo prima o poi! No, non è essere consapevole del tempo credere che il tempo scorre via. Il tempo non scorre via perché il tempo è un ciclo e si ripete in continuazione. È proprio questo che devi iniziare a vedere, che tutto si ripete sempre uguale e tu stai sempre nella stessa posizione.
Magari non fuori. Fuori cambiano i nomi, cambiano le persone, cambiano i lavori, cambiano i governi. Ma tu dentro sei sempre nello stesso punto. Cambiano i contenuti ma i processi sono sempre gli stessi e tu sei sempre lo stesso. Dove vai vai, con chi stai stai, alla fine ti ritrovi sempre nella stessa situazione. Lo vedi?! È difficile vederlo. Vedi le persone intorno a te? Vedi che si ritrovano sempre allo stesso punto? Quante volte hai pensato: ha cambiato decine di partner ma poi se li sceglie sempre uguali e si ritrova gli stessi problemi?! Ecco, se guardi gli altri lo vedi più facilmente. Tu non sei diverso, fai parte della stessa specie. Non sei immune: nessuno è immune! Puoi prendere l’antidoto ma prima devi essere consapevole che sei malato di cecità selettiva!
Come funziona la cecità selettiva? Vedi solo quello che ti fa comodo per continuare a raccontare la tua storia senza intoppi. La cecità selettiva ti porta a sognare la vita invece di viverla.
Se lo vedi, capisci che non ti voglio appesantire la giornata rendendoti cupo. Se lo vedi, capisci che voglio proprio l’opposto, voglio ciò che voglio per me, che la giornata sia splendida. Ma per esserlo devi essere felice tu, altrimenti non funziona.
E per essere felice devi essere libero.
Le sfumature nascono dal tentativo di aggiustare una storia che non regge. L’uomo ha solo 2 stati reali: o è felice o è infelice.
Poi gli puoi dare tutti i nomi che vuoi: amore, beatitudine, gioia, serenità oppure odio, rabbia, rancore, tristezza, disprezzo, invidia, vanità, paura, stress, tensione, ansia…
Sì, i nomi inventati per definire gli stati negativi sono decisamente di più di quelli che esistono per gli stati positivi. Sarà perché una storia viene di gran lunga più realistica se hai tante parole dettagliate da poter usare per raccontarla!?
SEI FELICE QUANDO SEI LIBERO
SEI INFELICE QUANDO SEI SCHIAVO
Non è più complicato di così. Il sogno è un casino, è complesso, perché in un sogno qualsiasi legge può essere infranta e quindi non puoi mai avere il controllo di ciò che accade. Sei immerso nel tuo sogno più bello e improvvisamente diventa un incubo. Quante volte ti è capitato?
Tu vuoi essere libero! Perché vuoi essere felice. È una spinta naturale. Naturale nel senso che l’abbiamo tutti fin dalla nascita. La spinta a essere liberi non è qualcosa che si acquisisce, è lì da sempre e per sempre.
Quello che spesso manca è la consapevolezza di essere schiavi. Quindi stiamo male ma non capiamo perché e così iniziamo a trovare delle giustificazioni, cioè a dare la colpa agli altri. Se poi non c’è nessuno allora ce la prendiamo con il meteo ma, ormai, siamo così bravi che subito ci correggiamo e diciamo: “non ci sono più le mezze stagioni! È colpa di quegli stronzi che stanno distruggendo il pianeta!” E intanto stai in auto, fermo al semaforo con l’aria condizionata accesa, fumi una sigaretta, usi il telefono, bevi un goccio d’acqua da una bottiglia di plastica e ti scaccoli (che schifo, si sta scaccolando! Ma è l’unica cosa ecologica che stai facendo, ti prego continua!)
Abbiamo una mente così fenomenale che riusciamo a inventare di tutto. Sono certo che se ti rendi conto di essere in prigione, un modo per evadere lo trovi.
Devi solo rivedere tutto dall’inizio. Devi solo vederlo dalla giusta prospettiva. Se vuoi tracciare una rotta devi partire dalla fine. Hai già tutto quello che ti serve, devi solo fare un inventario e definire ogni cosa che funzione ha.
Parti dalla fine, parti dalla libertà. Non appena ti rendi conto di essere limitato da qualcosa, vuoi immediatamente liberarti, vuoi superare quel limite. Ma se continui a vedere i limiti solo fuori di te, questi limiti non finiranno mai perché stai guardando il mondo da dietro le sbarre. Ti lamenti del tuo carceriere e fai di tutto per fartelo cambiare e magari ci riesci ma, dopo un po’, ti accorgi che non è realmente cambiato nulla. Tu sei ancora in cella e c’è un nuovo carceriere.
I limiti che devi superare sono dentro di te. E non sono infiniti. La libertà è infinita, le catene sono sempre finite.
Perché ti ho detto tutto questo? Perché vorrei tanto che tu riuscissi a ottenere sempre quello che vuoi. E così stanotte ho preparato un talismano magico proprio per te. Ti basterà portarlo al collo e potrai fare tutto ciò che vuoi. C’è solo un problema. Stamattina, quando mi sono svegliato, i talismani erano spariti. Tutti!
Quindi niente talismano, sorry! Ma la voglia è rimasta. Vorrei veramente che tu potessi riuscire a ottenere sempre quello che vuoi. Non posso darti una soluzione magica, da schiocco le dita. LA soluzione magica, la tecnica segreta, è solo un sogno di comodo. Ma posso forse darti qualcosa che, se ti impegni a usare, può portarti nel tempo un vero risultato.
Sei un meccanismo. E un meccanismo, quando viene avviato, semplicemente esegue un ciclo. Se funziona correttamente, un meccanismo porta sempre il risultato voluto. Ma se lo fai funzionare al contrario, un meccanismo porta sempre il risultato opposto.
Prova a fare la cacca a testa in giù e poi mi dici se le cose hanno funzionato come si deve o se ti sei trovato in mezzo alla merda. Non è più complicato di così. Ci sei?!
Il tuo meccanismo automaticamente lavora per superare i limiti. Ma se confondi causa ed effetto, se credi che le catene sono la libertà e la libertà le catene, cosa succede? Che sei nella merda.
Se confondi ciò che è utile con ciò che ti piace (ti piacciono le tue abitudini e basta, facci caso), ecco che in continuazione fai di tutto per fare solo ciò che ti piace, specialmente se è vietato, ossia fai solo le cose che non hai mai realmente verificato esserti utili.
Vedi un dolce e subito lo vuoi mangiare. Ma stai a dieta e quindi resisti. Ma resistere equivale a combattere un limite. E un limite tu vuoi sempre superarlo: è la tua natura reale. Inizia così la guerra interiore ma nella direzione sbagliata. Credi che la limitazione sia la dieta e non vedi che sei schiavo di un po’ di farina e panna. Che non sei in grado di scegliere ciò che è utile per te.
Ti muovi nel mondo in modo compulsivo. È sempre l’esterno che decide per te.
Se vuoi essere libero devi iniziare a muoverti consapevolmente.
Come puoi velocemente ribaltare la situazione. Diventando consapevole. Quando ti trovi in una situazione in cui senti di dover resistere a qualcosa, non resistere perché perderai sempre! Ma anche quando semplicemente fai in automatico ciò che ti piace, spesso poi arrivano le resistenze. Si chiamano sensi di colpa. E anche qui resistere è inutile. Più cerchi di toglierti dalla testa i sensi di colpa e più aumentano.
Quando ti trovi in una situazione in cui senti di dover resistere a qualcosa, semplicemente fermati e ribadisci a te stesso: non posso dire no a un pasticcino? Allora sono schiavo del pasticcino. Basta questo per attivare correttamente la tua spinta naturale a liberarti dalla schiavitù.
Non significa che non devi mangiare mai un pasticcino. Significa che devi farlo volontariamente, con consapevolezza. Perché così sei tu a decidere cosa ti sta accadendo.
Quando lo fai compulsivamente, presto o tardi ti ritrovi a dialogare con i tuoi sensi di colpa. Quindi, se dopo che hai fatto qualcosa, hai i sensi di colpa, significa che sei stato usato. Se invece sei sereno, significa che hai scelto liberamente.
E se non sei capace di decidere una cosa così piccola, come pensi di poter decidere come vuoi vivere la tua vita?