LA FINE È IL MIO INIZIO

Oggi è stato difficile capire da dove iniziare. Sarà perché mi bombardate in continuazione con le vostre condivisioni, con le vostre osservazioni, che ogni giorno diventa più difficile scegliere l’argomento.

Sono così pieno di vostre domande che, come direbbe il vecchissimo e il saggissimo Matusalemme, “sono più pieno di un sacco vuoto.”

E quindi da questo vuoto devo pur tirar fuori qualcosa. Ma cosa?! Non voglio rischiare di passare per un illusionista da quattro soldi che tira fuori il coniglio dal cilindro.

Vedi?! Una magia è tale solo fino a quando non riconosci il trucco. Solo che è molto difficile riconoscere il trucco, riconoscere l’illusione. E perché è difficile? Perché per ri-conoscere qualcosa devi prima conoscerla.

Se non hai un principio da cui cominciare, se non hai un parametro con cui verificare ciò che sai, non potrai mai dare una direzione vantaggiosa alla tua esistenza.

Una direzione, per essere vantaggiosa, deve avere una meta. Ti puoi avvantaggiare solo se sai dove stai andando. Per ri-conoscere se la strada è giusta devi prima conoscere qual è la strada giusta. Se non lo sai, una direzione vale l’altra perché non c’è scopo nelle tue azioni.

Quindi ti serve uno scopo, una meta che ti permette di verificare se ciò che fai ti avvicina a essa oppure no. Per decidere, devi avere uno scopo.

“La strada giusta si trova solo scartando quelle sbagliate.”

Il primo passo per riconoscere il sapere è avere dei principi con cui confrontare ciò che sai. E il primo principio assoluto è quello di relatività.

“Questa cosa in relazione a me, che senso ha?”

Da questo principio nasce immediatamente il principio di prossimità.

“Tu puoi interagire realmente solo con ciò che ti è prossimo.”

Sembrano 2 cose banali, molto più banali di tirare fuori un coniglio dal cilindro. Ma sono una base solida su cui iniziare a costruire.

Se inizi a confrontare il tuo sapere con questi 2 principi scoprirai che la maggior parte del tuo sapere è totalmente inutile, perché non collegato a te.

E se continui a osservare potrai vedere ancora di più: potrai vedere che il grosso di quello che sai non è prossimo a te. Nella tua testa ci sono una miriade di pensieri che non sono prossimi perché frutto di un’idea che a sua volta è frutto di un’idea che ha sua volta…

“Con l’insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è una copia di una copia di una copia…”

Quando inizi a credere che questi pensieri sono reali, sei entrato nel tuo mondo psicologico e, più tempo ci stai dentro, più facilmente ti dimentichi di te e inizi a vivere una vita fatta di sogni.

E così ti ritrovi a dire: “senti qua che bella idea! Se faccio questo poi faccio quest’altro e poi ancora quest’altro!”

E spesso non fai in tempo neanche ad iniziare che già sei passato a un’altra idea. Perché succede sempre così?! Perché le idee, se non sono prossime, non puoi realizzarle in 2 ore, ci vuole tempo. Ma tu sei in tensione, sei fuori di te e vivi spesso e volentieri in un mondo psicologico che ti porta via. E così una nuova idea passeggera ti porta da un’altra parte illudendoti per l’ennesima volta che questa idea cambierà tutto.

E non cambia mai nulla, perché sei nella ruota del criceto. Sei nella tua mente e ogni nuova idea è solo un nuovo giro della ruota azionata da ciò che ti è appena capitato. Le tue energie sono risucchiate per intero dalla tua mente e rimane solo il minimo indispensabile per tenere in piedi la sopravvivenza.

Se vuoi essere qui, le tue energie devono essere dirottate sull’esistenza: devi avere sempre saldo dentro di te il principio di relatività e il principio di prossimità.

Smettila di nutrirti di idee. Le idee servono a progettare la tua vita, non a viverla. E sono fondamentali se le usi nel modo giusto. Ma se le usi al contrario, come direbbe il famosissimo e onoratissimo Matusalemme: “farai sempre e solo buchi nell’acqua.”

Quando parti dall’idea, segui sempre questo processo:

  1. hai un’idea. E per vanità vuoi imporla al mondo. Perché nella tua mente tu sei il centro dell’universo e quindi una tua idea deve per forza essere la migliore da realizzare
  2. ti scontri col mondo, perché la tua idea è solo un’illusione prodotta dalla tua identificazione psicologica: al mondo non interessa affatto. Entri in conflitto con il mondo perché ti senti rifiutato e vuoi che il mondo ti accetti
  3. ti arrabbi perché dai la colpa al mondo se la tua idea non si sta realizzando
  4. inizi a stare male perché non riesci a raggiungere un risultato. Non hai successo
  5. per fuggire dal dolore dell’insuccesso partorisci una nuova idea che ti fa dimenticare di te stesso e del tuo insuccesso sempre di più per darti la scusa di ricominciare
  6. torni al punto 1

E continui così, dalla mattina alla sera: fai girare la ruota e torni sempre al punto di partenza.

Devi invertire tutto, come sempre. Devi scalare le pareti della tua mente se vuoi uscire fuori a riveder le stelle.

  1. qual è l’obiettivo di prossimità che vuoi raggiungere
  2. quali sono le condizioni che si devono creare per raggiungere questo obiettivo
  3. sono sostenibili?
  4. quali azioni sono quelle che puoi fare ora?
  5. falle.
  6. verifica se le azioni che hai fatto sono realmente vantaggiose per raggiungere il tuo obiettivo
  7. goditi i risultati perché, nel bene e nel male, ti hanno avvicinato di un passo alla tua meta. Ti hanno mostrato se quello che fai è utile o no
  8. riprogetta le tue azioni in base ai risultati che hai ottenuto e in base al nuovo panorama che vedi dal luogo che hai raggiunto
  9. ritorna al punto 1

Se vuoi trasformare il mondo sarai sempre in guerra. Ed è una guerra che non puoi vincere. E quindi starai sempre e solo a leccarti le ferite.

Se inizi a trasformare te stesso, inizierai a diventare calmo come l’acqua di un ruscello. Inizierai a prendere la forma giusta in base alla situazione che hai davanti e arriverai sempre nel luogo che hai scelto, qualunque cosa troverai lungo la strada.

Smetti di essere in tensione. Rilassati. Se impari a rilassarti sarai pronto ad accogliere ogni cosa e a utilizzarla sempre a tuo vantaggio.

Devi essere sempre la soluzione e mai il problema. E quando non puoi essere la soluzione, ricordati che a quel punto il problema non esiste ma esiste solo una situazione. E se impari a usare gli strumenti di cui sei dotato, puoi sempre costruire la situazione che vuoi.

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