SE NON SEI ANCORA UN FALLITO È MEGLIO CHE TI SBRIGHI

Sei cresciuto con l’idea che se sbagli sei stupido. Che se fallisci in quello che fai sei uno sfigato.

E così oggi credi di essere intelligente. Credi di sapere tutto. Credi che quello che pensi sia sempre il modo giusto per fare le cose. Perché ammettere di non sapere qualcosa ti fa immediatamente sentire il Re degli sfigati.

Ma veramente vuoi continuare a essere così invece di essere un Re?!

Ti basta così poco per essere un Re. Devi solo dire le paroline magiche: “non lo so”. Ti bastano queste 3 semplicissime paroline per sederti immediatamente sul trono e metterti corona e mantello. Veramente preferisci credere a te stesso invece di avere in mano il tuo scettro?!

Il dramma della vita va in scena tutto nella tua mente. Appena dici di sapere quello che non sai si apre il sipario. Lo sai benissimo che è così. E allora perché continui?!

Continui perché vuoi essere approvato. Vuoi essere accettato e credi che l’unico modo che hai per esserlo è mostrarti intelligente. Vuoi sentirti nuovamente unito perché ti senti separato.

Ma se intelligente significa avere una conclusione su tutto. Se intelligente significa che sai già tutto. Significa anche che non può cambiare nulla. Significa che hai chiuso le porte e hai lasciato fuori ogni possibilità di evoluzione. Significa che non puoi riunirti di nuovo.

Significa che continuerai a cercare di appiccicare le tue ideologie sopra l’esistenza. E l’unico risultato che otterrai è smettere di vedere ciò che è reale perché lo hai sepolto sotto a tutte le tue idee di come deve essere la vita.

Hai messo talmente tanti strati tra te e la tua esistenza da esserti riuscito a convincere che tu sei da una parte e la vita è dall’altra. Ti senti separato dalla vita e ormai sei certo che per vivere devi prima ottenere tutta una serie di risultati.

Sei così accecato dai tuoi pensieri da non vedere più cosa sei veramente. Sei così assordato dal rumore che hai in testa da credere che sei tu a dover raggiungere la vita.

Un pensiero è un impulso elettrico. Solo un impulso elettrico. Se lasci che i tuoi pensieri vadano a mille, l’unico risultato che ottieni è un cortocircuito.

Il che sarebbe ottimo se non avessi il salva vita sempre pronto a scattare. Perché finalmente faresti saltare in aria il velo che copre i tuoi occhi e le tue orecchie. Ma il salva vita è lì e così sopravvivi sempre. La tua personalità è lì che continuamente ti aiuta a mascherare questi sbalzi di tensione raccontandoti storie rassicuranti sulla tua bontà e sulla cattiveria del mondo.

“Diglielo! Il liberatore che ha distrutto la mia proprietà ha riallineato la mia percezione.”

Sei tu il tuo liberatore. Sei tu che devi prendere il comando e toglierlo dalle mani della tua personalità. La tua personalità è solo roba accumulata. È solo sentito dire. Non è niente di più. Vuoi trasformarla in qualcosa di più?! Devi verificare tutto quello che ti è stato detto. E per farlo devi essere pronto a fallire. Devi essere pronto a muoverti sapendo che non sai se è la strada giusta. Devi essere pronto a osservare quello che accade realmente perché solo così puoi iniziare a comprendere come funziona la tua vita.

Se non vedi nulla perché hai messo le tue idee davanti agli occhi come fossero 2 fette di prosciutto, cosa succede?! Che nella tua storia non potrai mai fallire ma semplicemente perché sei rimasto chiuso nella stanza del porto. Semplicemente perché non sei mai uscito dal porto. Sei incollato alla tv a fare zapping dal divano.

Per trovare l’America devi uscire dal porto e scoprire che quello che credevi di sapere era una gran stronzata. Puoi farlo solo se inizi a fallire volontariamente. Perché nel fallimento puoi vedere il reale processo di sviluppo delle cose.

Se accetti la possibilità di poter fallire, hai ribaltato te stesso. Hai compiuto la tua inversione. Ti sei voltato e puoi iniziare a risalire. Se non lo fai continuerai a scendere sempre di più. L’unica strada che potrai seguire automaticamente è quella entropica, in cui l’unica costante è la degenerazione. Sarai sempre più separato e l’unità prenderà le forme della chimera.

L’unico risultato che ottieni ogni giorno è che ciò che è periferico è al centro della tua vita e ciò che è centrale lo hai messo ai margini. Lo vedi?!

Vorresti ottenere un miglioramento ma qualunque cosa fai ha un costo e immediatamente ti ritrovi a cercare di coprire i costi per non fallire. E così, invece di cercare la strada per la tua evoluzione, inizi a fare tutte azioni in circolo per evitare il fallimento. Succede ogni giorno. Succede dentro e fuori di te. Non ci vuole molto a osservarlo: basta tenere gli occhi aperti.

La scienza si basa sul fallimento. Tu sei il più alto livello di tecnologia che esiste su questa terra. Devi assolutamente conoscere il tuo funzionamento. Ma dato che non hai il manuale di istruzioni sei costretto ad andare per tentativi. Devi testare tutto e vedere cosa è principio, cosa è legge e cosa è illusione.

“- Ah devo cercami un albergo.

– Cosa? Un albergo?!

– Sì!

– Basta chiedere.

– Di che stai parlando?!

-Oh Dio! 3 boccali di birra e ancora non riesci a chiederlo.

– Come?!

–  Mi hai chiamato perché ti serve un posto dove stare.

– Eh no no no. Io non volev..

– E invece sì!

– Perciò chiedi: salta i titillamenti e chiedi, forza!

– Sarebbe… sarebbe un problema…

– È un problema per te chiederlo?!

– Posso stare a casa tua?!

– Sì!

– Grazie.

– Posso stare da te?

– Sì! Ma devi farmi un favore.

– Sì, certo.

– Colpiscimi più forte che puoi.

– Cosa?!

– Voglio che tu mi colpisca più forte che puoi!

[…]

– Cosa vuoi che faccia?! Devo colpirti!?

– Forza! Solo questo favore!

– Perché?!

– Perché!? Non lo so perché! Non lo so! Non mi sono mai battuto! Tu?!

– No! Ma questo è un bene.

– Non è vero! Quanto sai di te stesso se non ti sei mai battuto? Non voglio morire senza cicatrici. Perciò picchiami sennò perdo il coraggio.”

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