IL TUO VERO IO NASCE IN SILENZIO. APRI BENE LE ORECCHIE E ASCOLTA

“- So perché sei qui, Neo. So cosa stai facendo. So perché non dormi. So perché vivi da solo e perché, una notte dietro l’altra, lavori al tuo computer. Tu stai cercando lui. Lo so perché a suo tempo ho cercato la stessa cosa. E quando lui ha trovato me mi ha detto che non cercavo qualcosa di preciso ma che cercavo una risposta. È la domanda il nostro chiodo fisso, Neo. È la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la conosci, come la conoscevo io.

– Che cos’è Matrix?

– La risposta è intorno a te, Neo. E ti sta cercando. E presto ti troverà, se tu lo vorrai.”

Quando hai cercato tutte le risposte. Quando tutte le risposte che hai trovato non sono bastate a spegnere la domanda. Quando l’unica cosa che ti rimane è la domanda. Sei pronto. Sei pronta per saltare. Puoi ascoltare. Puoi iniziare a vedere ciò che è reale e ciò che è semplicemente illusione.

Quando smetti di voler per forza rispondere e accetti di rimanere con la domanda, è avvenuta l’inversione. Sei pronto per iniziare il viaggio di ritorno. Sei pronto per tornare a te stesso. Tutto inizia ad avere un sapore completamente nuovo. Quello che hai sempre mangiato smette di essere buono e tutto quello che hai sempre evitato diventa il tuo pane quotidiano.

Le tue convinzioni cominciano a piegarsi come canne al vento ma ci vorrà sempre un tuo atto di volontà per sradicarle completamente e liberare spazio nel terreno per accogliere il nuovo seme. Senza quest’atto di volontà, non appena il vento calerà un poco, le canne torneranno su dritte con un colpo di frusta che ti tramortirà e ti farà cadere nuovamente nel sonno.

Per arrivare ad avere la volontà necessaria per lasciare la tua dimensione attuale e salire nella tua dimensione prossima, ti serve molto allenamento. Lo sai, la tua volontà adesso è bassa. Non importa quello che credi di te stesso, la tua volontà è molto debole. Puoi credere che non è vero perché lavori tante ore o ti alleni regolarmente o fai qualche altra cosa con costanza. Ma la volontà non serve per fare qualcosa meccanicamente. Se sei abituato a fare qualcosa, puoi farla anche tutti i giorni e della tua volontà non c’è traccia. Respiri in media 15 volte ogni minuto: lo stai facendo volontariamente? No, neanche ci fai caso. La tua volontà si misura nella tua capacità di NON FARE ciò che sei abituato a fare.

La volontà si allena facendo ciò che non ti va di fare, ciò che non ti piace perché dà fastidio alle tue convinzioni. E per allenarla realmente ti serve un allenatore che ti dia fastidio. Perché darsi fastidio da solo, all’inizio, è praticamente impossibile.

Ma perché è così difficile allenarsi? Perché c’è così tanta paura quando sei lì davanti all’ingresso della tana del tuo Bianconiglio? Tutti sono affascinati dal Bianconiglio, tutti quando lo vedono lo seguono incuriositi. Ma quando arrivano davanti alla tana, praticamente tutti si fermano e non vogliono andare avanti. Perché?!

Perché andare avanti significa realmente iniziare a lavorare su di sé. Significa crescere. E crescere significa cambiare. E cambiare significa abbandonare ciò che si è, con tutto quello che comporta. E quando quello che si è nasce dal bisogno, immediatamente si manifesta la paura legata all’abbandonare ciò di cui si è convinti di aver bisogno. Quando credi nel bisogno, vuoi portare sempre tutto con te. Vuoi aggiungere sempre e mai togliere. Ma è solo illusione perché non c’è spazio per aggiungere se tu sei già pieno. È illusione, nel tempo rimani sempre lo stesso. Puoi cambiare lavoro, puoi cambiare partner, puoi cambiare casa, puoi cambiare vestiti. Ma tu sei sempre lo stesso, perché non hai mai lasciato andare nulla.

Quando entri nella tana e inizi a scivolare giù, durante la caduta inizi a perdere i pezzi. E quando sei arrivato sul fondo non c’è più niente. Sei puro, sei pulito e libero di accogliere il nuovo.

Questo non significa che devi distruggere tutto ciò che hai intorno. Non significa che devi allontanarti da tutte le persone che hai intorno. Ma quando entri nella tana questa cosa, purtroppo, succede spesso.

Perché succede?! Perché le persone che hai intorno non accettano il tuo cambiamento, sono piene e non c’è spazio per ristrutturare la loro convinzione su di te. Non vogliono che tu cambi perché altrimenti anche loro sono costretti a cambiare. Ma loro non hanno visto il Bianconiglio e quindi non ne vogliono proprio sapere.

Appena tu inizi ad alleggerirti lasciando andare i primi pesi. Appena tu inizi a staccarti da terra e a sollevarti verso la tua nuova dimensione, immediatamente provano a tirarti nuovamente giù per i piedi. È una reazione meccanica. È il principio di inerzia. Non ce l’hanno con te. Semplicemente non vogliono cambiare. Hanno paura del cambiamento esattamente come ce l’hai tu. E non hanno un allenatore.

“- Se non sei uno di noi, sei uno di loro.  

– Chi sono loro?

– Programmi senzienti. Si muovono, entrano ed escono da qualunque software rimanendo integrati nel sistema. Il che significa che chiunque non sia stato liberato da noi è potenzialmente un Agente. All’interno di Matrix lo sono tutti e non lo è nessuno. Siamo sempre sopravvissuti nascondendoci e fuggendo da loro. Sono i guardiani, i custodi di ogni accesso, ne hanno tutte le chiavi, per questo spetta a qualcun altro… a qualcun altro affrontarli.”

Quando inizi a vedere più chiaro, vorresti subito che tutti vedessero quello che vedi tu. Inizialmente credi che dipende dal tuo altruismo ma ancora non sei cambiato, ti stai solo ingannando. Sei ancora totalmente egoriferito. Vuoi che gli altri vedano quello che vedi tu solo per avere conferme esteriori. Ma queste conferme non arrivano mai. L’ho visto tante volte. Il risveglio è un processo che devi affrontare da solo perché si passa uno alla volta attraverso la serratura. Non puoi entrare in gruppo nella nuova dimensione. Puoi entrare solo in fila indiana. Quindi puoi aiutare qualcuno a passare solo se sei già passato.

Cosa succede se stai cercando di convincere chi hai intorno solo per avere conferme? Che sicuramente non convincerai nessuno perché non sei ancora in grado di mostrare nessuna strada visto che ancora non l’hai fatta. Non sei una guida e non puoi ancora guidare. Quindi o perderai tutte le tue energie e verrai riportato indietro oppure la fiducia nell’allenatore ti farà allontanare dagli altri per avvicinarti a lui.

“Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio”

Ma la verità è che questo non accade né per volere dell’allenatore, né per volere di chi hai intorno. Accade semplicemente perché tu ancora non hai volontà.

Se tu lavori in silenzio. Se lavori dentro di te. Da solo. Non accade nulla di tutto questo. Il fuori rimane tutto identico finché non sei pronto. Perché quando sei pronto, quando hai lasciato andare tutto ciò che ti riempiva e ti teneva legato, tu sei vuoto e libero. Sei pronto per accogliere tutti e non devi allontanare più nessuno. Avrai una capacità completamente nuova e tutto ciò che ora ti sembra impossibile sarà la normalità.

“- Cosa cerchi di dirmi? Che posso schivare le pallottole?

– No, Neo. Cerco solo di dirti che quando sarai pronto, non ne avrai bisogno.”

Hai poca volontà. Cerca di non sprecarla e utilizzala solo per lavorare in silenzio. Se non lavori in silenzio finirai in conflitto con chi hai intorno, litigherai, ti arrabbierai, odierai, ti sentirai attaccato e tutto questo ti farà consumare tante energie che ti servono per il lavoro. E più perderai energie, più lento sarà il tuo lavoro interiore. E più persone perderai durante il tuo viaggio. Non è necessario. Quello che è necessario è solamente la tua volontà. Quello che è necessario è la volontà di lasciare andare le tue convinzioni e smettere di credere di sapere cosa devi fare. Quando lo farai, quando ti sarai spogliato di tutto, potrai fare qualunque cosa.

“- Non cercare di piegare il cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l’unica cosa saggia: giungere alla verità.

– Quale verità?

– Che il cucchiaio non esiste.

– Il cucchiaio non esiste?

– Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso!”

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