Ti hanno sempre detto che tu non puoi cambiare. Ti hanno sempre detto che la tua situazione non può cambiare. Ti hanno sempre detto che puoi migliorare un po’ ma che se sei nato in una condizione non puoi morire in un’altra. Te lo hanno detto senza neanche accorgersene, perché nessuno guarda mai al di là del suo naso. Te lo hanno detto con le migliori intenzioni, perché erano convinti di sapere come si gioca. Te lo hanno detto per il tuo bene, perché volevano che tu non sprecassi la tua vita dietro sogni irraggiungibili.
Te lo hanno detto perché non sanno un cazzo e ora, forse, tu ti sei finalmente rotto il cazzo.
Ti sei rotto il cazzo di sentirti dire che devi ringraziare per la libertà che hai, quando poi non puoi fare nulla di ciò che vuoi. Ti sei rotto il cazzo di sentirti dire che devi accontentarti perché se vuoi di più sei una persona stupida o, addirittura, brutta. Ti sei rotto il cazzo di vivere una vita che non senti tua. Ti sei rotto il cazzo di sopravvivere.
Ora, se ti sei rotto il cazzo di stare in pantofole sul divano a discutere della crisi in medio oriente o del cazzo che te se frega, è il momento di alzarti.
Le occasioni di autobbannarti le hai avute. Te le ho generosamente date. Ora sei rimasto e se sei qui, devi lavorare.
Alzati e cammina! Alzati e datti una mossa! Smettila di continuare a masturbarti e inizia a NON fare. Inizia a NON fare quello che fai ogni santo giorno e automaticamente farai qualcosa di nuovo. Se inizi oggi, domani avrai un risultato concreto. Ma se oggi continui a cercare di capire, domani non sarà cambiato nulla.
Se ti fai le domande rimanendo sul divano, ti stai ammazzando di seghe. Una domanda si costruisce su dei dati.
Quali?
- le tue memorie: cioè le informazioni che hai generato su dati presi in passato. Ovviamente una domanda costruita così può solo avere come risposta le tue memorie. Perché non c’è niente che viene aggiunto dall’esterno. Una domanda costruita così genera solo l’auto-masturbazione
- dati presenti: ciò che ricevi dall’ambiente in questo momento
Qual è la caratteristica di una domanda reale? Deve esserti prossima e deve essere in relazione al tuo scopo. Quale scopo? Il tuo scopo è quello di superare i tuoi limiti: come scopri un limite, immediatamente tu hai la naturale spinta a superarlo.
Quindi una domanda reale è una domanda che si chiede: cosa c’è al di là di questo mio limite? “Mio” perché posso dialogarci ora e mi impedisce di farmi sentire bene. La risposta reale si trova al di là dell’azione concreta che fai per superare il limite.
“Non sono capace di dire a una ragazza quello che provo”.
Pensiero meccanico basato su memorie: non sono all’altezza, ti pare che per lei è importante, sono stupido.
Pensiero reale: cosa succede se le dico quello che non riesco a dirle? Azione reale: le parlo. Risposta reale: osservo cosa succede e lo registro.
Se continui a rimanere con le cazzate che ti hanno detto anche quando hai capito che sono solo cazzate, la tua vita rimane uguale e tu ti deprimi solo più di prima. Perché ora sai che è una cazzata ma continui a vivere come sempre. E così finisci a fare ancora più cazzate pur di tornare a non vedere ciò che hai visto. Ma chi ti impedisce di cambiare condizione?
LE REGOLE DA CUI SEI GOVERNATO
Ogni cosa che si manifesta in questo universo in cui viviamo è soggetto a delle regole.
Non esiste nulla che non sia governato da una regola. Senza una regola non ci può essere manifestazione. La realtà non esiste senza regole.
Esistono 2 livelli di regole:
– un livello oggettivo
– un livello soggettivo
Il livello oggettivo è il livello in cui le regole che incontri sono le regole che producono la realtà che ti circonda. Queste regole sono totalmente indipendenti da ciò che tu desideri e vorresti.
Tu puoi volere ciò che ti pare ma le cose andranno comunque come devono andare.
Le regole oggettive sono le regole che definiscono ciò che è reale. Definiscono il mondo per ciò che è.
Il livello soggettivo, invece, sono le regole che tu hai prodotto con la tua logica personale, costruita negli anni a partire dalle esperienze particolari che tu hai vissuto fin da piccola.
In questo livello di regole, i tuoi desideri fanno da padrone. Queste regole definiscono il mondo per come tu lo vorresti. Definiscono il mondo in base ai tuoi sogni.
Definiscono il mondo non com’è ma come dovrebbe essere.
Le regole oggettive non possono essere infrante. Puoi solo osservarle e capirne il funzionamento. Quando lo hai compreso puoi utilizzare queste regole per far apparire nella realtà ciò che tu vuoi.
Non puoi volare come un uccello ma puoi scoprire come funziona la legge di gravità e creare un aereo.
Le regole soggettive, invece, non sono in grado di produrre nulla se non illusione. Non sono reali e quindi non possono mai portare un risultato reale.
Le regole soggettive sono le regole che vanno infrante. Sono le regole con cui sei cresciuta. Le regole che ti dicono chi sei, che ti dicono cosa puoi o non puoi fare come te stessa, le regole che ti dicono come funziona una società giusta, le regole che ti dicono che tu hai sempre ragione e gli altri sbagliano sempre se non sono d’accordo con te, le regole che ti dicono che tu già hai raggiunto il tuo massimo potenziale.
Tu non hai neanche iniziato a crescere. Vuoi aprire gli occhi? Tu puoi conquistare la tua vita ma devi essere prima consapevole che sei chiuso ancora nella stanza del porto. Non sei ancora neanche sulla nave pronto a salpare. Devi alzarti dal lettuccio e uscire. Fuori c’è un mondo che ti aspetta. Un mondo fatto di problemi che tu puoi risolvere. Un mondo in cui tu puoi iniziare a fare ciò che realmente è utile per gli altri e così arricchire la loro vita. E se vivi in mezzo ai ricchi, tu automaticamente sei diventato ricco.
Ma ora vivi sotto delle regole che ti dicono che tu al massimo puoi sperare di farti una vacanza di una settimana se la compri 6 mesi prima. Ora vivi sotto delle regole che ti dicono che tu non potrai mai vivere la vita che vuoi. Ora vivi sotto delle regole che ti dicono che chi si accontenta gode. Ora vivi sotto delle regole che ti dicono che essere povero è una sfiga e non un punto di inizio.
Tutti nasciamo poveri, perché tutti nasciamo senza avere coscienza delle regole che ci goverano. Ma tutti nasciamo con il potenziale di essere ricchi, perché abbiamo tutti la possibilità di comprendere queste regole e decidere sotto quali regole vivere.
Ma ora tu sei soggetto a regole del cazzo che ti hanno raccontato persone che si sono bevute altre regole del cazzo che gli hanno raccontato altre persone che… CAZZO! Sei tu che devi interrompere questa catena di cazzate. Spetta a te. Spetta a te, perché sei tu che vuoi costruire la vita che vuoi.
Le regole soggettive a cui oggi ti sottometti non hanno una base reale ma solo una base psicologica. Sono regole illusorie e per questo possono essere infrante. Sono la tua personalità che è solo roba che hai accumulato nei tuoi primi anni di vita quando non potevi scegliere da quali regole essere governato.
Sono le regole che hai seguito da bambino ma ora puoi diventare adulto e scegliere da quali regole lasciarti guidare. Se non diventi adulto, anche a 100 anni sei un bambino che sbatte i piedi perché vuole che le sue regole soggettive diventino quelle che il mondo usa.
Sei un bimbo minchia anche a mille anni se continui a vivere in un mondo di favole. Se invece cresci e diventi adulto, puoi cominciare a vivere sotto regole oggettive che, quando le applichi, automaticamente producono il risultato che vuoi.
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QUANDO VEDI LE COSE PER QUELLO CHE SONO, FARE CIÒ CHE È NECESSARIO NON RICHIEDE NESSUNO SFORZO
Per vedere le cose per quello che sono, devi iniziare a conoscere te stesso.
E se vuoi conoscere realmente te stessa devi infrangere le regole soggettive perché il tuo vero io si trova oltre queste regole. Si trova oltre le regole psicologiche che ti definiscono oggi.
Il tuo vero io si trova nel mondo esistenziale. Quel mondo dove causa ed effetto sono nella sequenza corretta per produrre un risultato reale.
Come infrangere una regola soggettiva? Devi semplicemente invertire tutta la tua psicologia.
Devi attuare un’inversione mentale di ogni cosa che credi di sapere. Devi invertire causa ed effetto in tutti i tuoi processi logici e scoprire quali sono oggettivi e quali soggettivi. Devi iniziare a stare con la domanda e non con la risposta del cazzo di tuo cugino.
In un processo soggettivo, se inverti causa ed effetto, scopri che continua ad avere senso. Anzi, scopri che ha molto più senso di prima.
“Mi capita sempre tutto a me, è chiaro che sono stressata e insoddisfatta”
Fai l’inversione
“Sono stressata e insoddisfatta e quindi capita tutto a me”
Nel primo caso sei impotente e puoi solo lamentarti. Nel secondo caso puoi prendere in mano la situazione e iniziare a lavorare.
Per te una regola è oggettiva quando dipende da te attuarla. Quando un processo è in relazione al tuo scopo e puoi attuarlo perché ti è prossimo, allora e solo allora per te la regola è oggettiva. Quando non è così, sei nel sogno illusorio delle regole soggettive.
“Ho bisogno di aiuto perché non c’è lavoro”
Fai l’inversione e prendi in mano la tua vita.
“Mi metto a lavorare così posso aiutare gli altri!”
Chi devi aiutare? Devi aiutare chi ha il problema che tu avevi ieri. Perché il tuo problema di ieri, che oggi hai risolto, per te non è più un problema. Quindi ora tu sei la soluzione a questo problema.
Vai a rivedere l’esempio dell’Aperifit fatto nei primi post di BARMAN PR. Ti basta sostituire le parole e puoi fare la stessa cosa per risolvere qualsiasi problema per cui tu sei la soluzione.
- Individua un problema per cui sei la soluzione
- Inizia a creare contenuti con informazioni pratiche rispetto alla soluzione di questo problema
- Apri un gruppo facebook e inizia a scrivere o a fare video o fare il cazzo che vuoi per veicolare questi contenuti
- Inizia a creare la lista invitando le persone a lasciarti i contatti in cambio di un omaggio
- Quando la lista è pronta, cioè quando ti chiede di più, lancia i tuoi eventi che risolvono il problema in modo più efficiente di come la persona può risolverselo da sola
- Genera reddito con questi eventi
- Aumenta il tuo patrimonio
- Investi il tuo patrimonio in asset
- Usa gli asset per generare reddito
È questo che devi fare. E devi iniziare ora. Poi durante il percorso lo aggiustiamo insieme. E solo così si può fare, perché se non inizi il percorso come posso aiutarti a sistemare le cose che ora tu neanche vedi?
Alzati e cammina! Mettiti a lavorare! Devi iniziare subito perché prima di iniziare un vero lavoro bisogna osservare tanto. Quando hai osservato abbastanza puoi iniziare il lavoro di inversione. Ma se non cominci ora a lavorare per osservare, cioè se non inizi ora ad allenarti, al lavoro vero, quello che ti dà i risultati che vuoi, non ci arriverai mai.
L’osservazione è il passo che ti permette di iniziare a verificare ciò che è reale e ciò che non lo è. E gli esercizi sono lo strumento che hai a disposizione per osservare.
È reale solo ciò che accade indipendentemente da quello che desideri tu.
È illusione ciò che accade nella tua testa ma non produce mai il risultato che vorresti e si conclude sempre con la giustificazione e la lamentela.
Le regole psicologiche sono le tue abitudini.
Le tue abitudini ti portano sempre nello stesso punto perché non hanno in sé la capacità di farti crescere.
Le regole oggettive ti mostrano come una cosa cresce, come decresce, come si trasforma. Le regole oggettive hanno la caratteristica di produrre sempre un risultato.
Se vuoi ottenere un risultato preciso, devi provare a osservare cosa fai per scoprire dove tu sbagli nell’ottenerlo perché segui regole inventate invece di quelle reali.
Se non ottieni qualcosa, evidentemente tu non conosci il processo reale con cui ottenerlo. Se accetti questo sei sulla strada della crescita.
Se quando non ottieni qualcosa invece dai per scontato che tu fai tutto bene e quindi o è colpa di qualcuno o è impossibile, automaticamente sei immersa nel sogno che hai costruito con la tua logica soggettiva. Automaticamente continui a berti le cazzate che ti hanno detto e, a ogni sorso, il gusto sarà sempre più amaro.