“Quale verità?
– Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.”
La personalità ti tiene bloccato, incatenato a schemi ripetitivi da cui non esci mai. Sei nel samsara. Sei nella gabbia del criceto. E la ruota è la tua mente.
Devi liberarti. Questo è il tuo unico scopo ora. Se hai realmente visto che sei nel circolo vizioso. Se hai realmente visto che le tue memorie decidono per te. Se hai realmente visto che tu non ci sei praticamente mai. Allora, l’unico scopo che ha senso per te in questo momento, è quello di liberarti.
Per liberarti hai bisogno di volontà. La personalità non ha volontà, ha solo abitudini. Davanti alla tua volontà, la personalità diventa una docile cagnetta. Ma la volontà è una funzione del tuo vero io. E il tuo vero io in questo momento è addormentato sotto parecchi strati di cemento. Il tuo vero io è in cella di isolamento e non ha forze per fare nulla di reale. Devi nutrirlo.
Per nutrire il tuo vero io, devi lavorare. Il lavoro è lo sforzo di compiere uno spostamento direzionato. Finché non lavori costantemente, non puoi dare una direzione stabile a te stesso. Fino a che non lavori ogni singolo giorno su te stesso, non puoi svegliarti.
Ma come puoi iniziare a lavorare volontariamente se non hai volontà?! Non puoi farlo da solo. Non puoi evadere dalla tua prigione mentale da solo. Hai bisogno di un gruppo di persone con cui lavorare all’evasione. Devi scavare un tunnel molto lungo. Devi scavare un tunnel dritto, per evitare di finire nel gabbiotto delle guardie e ritrovarti nuovamente in cella di isolamento con anche una buona dose di mazzate sul capo. Devi lavorare giorno e notte. E non puoi farlo da solo. Al momento forse, da solo, puoi lavorarci 30 secondi al giorno. O forse 5 minuti. Sono serio. Il lavoro vero è di una durezza a cui non sei abituato. La tua personalità non è abituata e farà di tutto per evitarlo.
Se credi di essere sveglio. Se credi di star già lavorando. Se credi che sei migliore degli altri. Se credi di essere già arrivato. Significa che quando ha suonato la sveglia ti sei girato dall’altra parte e hai continuato a sognare.
Quando lavori realmente non ci sono scuse. Non ci sono giustificazioni. La giustificazione si manifesta attraverso la paura e le emozioni negative ma anche attraverso la vanità e le emozioni autocelebrative. Se sei sveglio, sei neutro.
Quindi hai bisogno di un gruppo. Ma un gruppo da solo non basta. Serve anche qualcuno che già è evaso e può mostrarti un piano di evasione verificato. Serve qualcuno che ha visto com’è strutturata la prigione e che ti aiuti a imparare a muoverti.
“- I tuoi muscoli sono atrofizzati, li ricostruiamo.
– Mi fanno male gli occhi.
– Perché non li hai mai usati. Riposa Neo, le risposte arriveranno.”
Per lavorare hai bisogno che ti venga indicato il limite che devi superare ora e hai bisogno di un gruppo che continui il lavoro mentre tu riposi. Se sei solo, non puoi fare nulla.
Ma tutto ha un prezzo. Non puoi avere un gruppo che lavora per te e uno scopo di lavoro che ti viene indicato, senza dare nulla in cambio.
Cosa ti viene chiesto di dare in cambio? Ti viene chiesto di lavorare per il gruppo e di lavorare per lo scopo.
Se lavori solo per te stesso, se lavori solo per il gruppo o se lavori solo per lo scopo, non stai realmente lavorando.
Se lavori solo per uno di questi aspetti, sei identificato e stai girando in tondo. Guardare solo a te stesso non ti permette di vederti per ciò che sei realmente. Guardare solo al gruppo o allo scopo, ti fa dimenticare di te.
Il vero lavoro ha bisogno di 3 coordinate spaziali per darti una direzione precisa. E queste 3 coordinate sono:
- lavora per te stesso
- lavora per il gruppo
- lavora per lo scopo
Lavorare per te stesso significa ricordarti che hai uno scopo di evoluzione personale.
Lavorare per il gruppo significa ricordarti che da solo non potrai mai evolvere.
Lavorare per lo scopo significa ricordarti che solo la luce che viene da una dimensione superiore ti può permettere di vedere chiaramente il limite che ti sta bloccando nella dimensione in cui ti trovi ora.
Sei su una scala. Non importa che tu lo veda o no. Sei su una scala e puoi fare solo 3 cose: scendere, salire o restare fermo al piano.
Più sali e più la scala è stretta. Senza lavoro, scendi inevitabilmente. Magari ogni tanto rimani fermo al piano. Ma dopo un po’ torni a scendere. Per salire devi avere una direzione precisa, perché stretta è la via.
È una scala molto speciale. Ai piani seminterrati c’è tanta confusione. Gente che sale e scende spintonandosi e sbattendo da una parte all’altra. Ma se arrivi al piano terra, tutte le scale e tutta la confusione spariscono. E rimane una sola scala da prendere. Ci si può salire solo uno per volta. Perché ogni scalino deve essere sempre occupato ma non può reggere più di un certo peso.
Per arrivare al piano terra devi aver fatto talmente tante volte le scale dei piani seminterrati da esserti reso conto finalmente che non portano da nessuna parte. Devi aver visto che nel seminterrato l’unica illuminazione è artificiale. E così decidi di salire al piano terra. Se ci riesci, vedi per la prima volta la luce del sole. E ti acceca. Non sei in grado di vedere alla luce del sole. I tuoi occhi non sono abituati. Devono essere allenati a vedere ciò che è reale.
All’inizio dovrai lavorare di notte perché la luce del giorno è ancora insostenibile per te. E per lavorare di notte avrai bisogno di una guida. La guida può essere chiunque, deve solo avere una caratteristica: essere il tramite che ti permette di salire di un gradino. Salire di un gradino significa evolvere, significa cambiare dimensione.
Se è il tuo tramite, significa che si trova sul gradino subito sopra al tuo e può aiutarti a vedere il tuo piano di sviluppo. Ma perché lo fa? Perché sa che se non trova qualcuno che occupa il suo scalino, non può andare al successivo. È una catena ma questa volta volontaria. È una catena che ti tira su, che ti permette di salire. È una catena reale e non illusoria come quelle che ti tengono bloccato al piano della tua mente.
E se tu vuoi salire, devi trovare qualcuno che occupi il tuo posto.
Se vuoi svegliarti, se vuoi liberarti, se vuoi svilupparti ed evolvere, se vuoi raggiungere la dimensione superiore di te stesso, devi lavorare costantemente e coscientemente. Ma la coscienza è uno scopo lontano ora. Se vuoi andare verso questa direzione, devi lavorare con la costante consapevolezza che il lavoro è reale solo se lo fai per te, per il gruppo e per lo scopo più grande di te che ti viene chiesto di raggiungere.