COME MAI NON RIESCI A MAI A CAPIRE COME OTTENERE CIÒ CHE VUOI?

Perché da anni hai chiuso i tuoi sogni e desideri in una scatola che non sai più neanche dove hai messo.

Posso raccontarti una storia? Anni fa ho incontrato un uomo che mi ha svelato il segreto di come si fa a realizzare qualunque cosa si desidera.

Lo ha fatto appunto raccontandomi una piccola storia, apparentemente banale ma che nasconde invece un immenso tesoro.

Un giovane stava risalendo una strada di montagna, era una salita molto dura da affrontare e il giovane arrancava un passo dopo l’altro.

Era partito da poco e aveva con se un grosso zaino pieno di cianfrusaglie di tutti i tipi che si era portato per il viaggio. Quando era partito, infatti, si era detto che era meglio portarsi dietro tutto ciò che avrebbe potuto rendergli confortevole il viaggio, soprattutto se si fosse dovuto fermare perché non riusciva ad andare avanti.

Con questo peso enorme sulle spalle, era lì ora a trascinarsi un centimetro alla volta. E mentre si trascinava, nella sua mente si faceva sempre più spazio l’idea che arrivare in cima fosse impossibile, anzi quasi stupido. Perché fare tutto questo sforzo per arrivare in cima? Forse era meglio fermarsi e accontentarsi di rimanere lì dov’era.

Proprio in quel momento sentì una voce che da dietro lo incalzava a spostarsi. Non fece in tempo a capire cosa stava succedendo che si sentì quasi travolto e cadde per terra.

Alzò gli occhi e con stupore vide che un vecchietto mezzo ricurvo su se stesso lo aveva appena superato. Non portava pesi con sé ma a vederlo avresti detto che non sarebbe stato in grado neanche di alzarsi dal letto per andare in bagno. E invece si muoveva a una velocità assurda, lo aveva superato con slancio e lui aveva avuto la sensazione che fosse passato un treno: era solo un uomo.

Quella sera il giovane andò in paese per bere qualcosa e riposarsi dai sui “sforzi”. E lì nel pub vide al bancone il vecchietto che gli aveva fatto mangiare la polvere quella mattina.

Il giovane, con un po’ di timore reverenziale, si avvicinò e gli disse: “buonasera, stamattina io ero in montagna e lei mi ha superato di fretta e furia. Io non riuscivo a salire se non con una fatica enorme mentre lei è passato come se stesse scivolando sull’acqua. Mi scusi se mi permetto ma io sono giovane e lei, lei, beh diciamo che lei non lo è affatto: com’è possibile che lei saliva senza nessun problema?”

Il vecchietto lo guardò negli occhi per un momento che sembrò eterno, poi portò alla bocca il boccale di birra che aveva davanti a sé e diede una piccola sorsata. A quel punto fece un grosso sorriso e disse: “sì, hai ragione, il mio corpo non può salire la montagna con l’agilità con cui può il tuo. Ma vedi, anni fa mi portavo dietro un grosso zaino come il tuo e, proprio come te, anche se avevo un fisico in piena forma, non riuscivo a muovermi. Un giorno presi una decisione, lasciai cadere lo zaino alle mie spalle e gettai il mio cuore sulla cima della montagna. Da quel giorno il mio corpo non può fare a me di raggiungere il più velocemente che può la vetta. Perché il mio corpo non può stare da nessun altra parte se non dove si trova il mio cuore”.

Se continui a raccontarti che tu vuoi realizzare certi desideri ma che quello che hai a disposizione non te lo permette, rimarrai sempre fermo a lamentarti e a giustificarti dicendoti che con quello che hai a disposizione non puoi vivere la vita che vuoi. E il tuo cuore non potrà fare altro che soffrire perché sentirà che tu non stai facendo nulla per realizzare i tuoi desideri.

Ma se metti il tuo cuore al primo posto, se i tuoi desideri diventano il tuo Dio, allora il corpo non potrà fare altro che piegarsi alla sua volontà.

Se ragioni per risultato, se invece di rinchiuderti nell’affermazione limitante “vorrei ottenere questo ma purtroppo mi è capitato quest’altro” inizi a ragionare per risultato, ecco che questa affermazione limitante si trasforma in una domanda liberante: “voglio ottenere questo risultato! Come devo utilizzare quello che ho a disposizione per riuscirci? E se non basta quello che ho, come posso trovare ciò che manca?”

Domandati sempre “come fai a ottenere quello che vuoi” e mai “cosa ti puoi permettere con quello che hai”.

Quando ti dici che puoi ottenere solo quello che ti capita, vivi da dipendente. Vivi una vita in cui credi che i tuoi desideri possono essere realizzati solo per concessione di qualcun altro.

Se vuoi vivere la vita che vuoi, devi prenderti la responsabilità dei tuoi risultati.

Quando sei responsabile, cioè sei abile a rispondere, sei sempre pronto a farti la domanda necessaria a creare una nuova situazione. Quale? Quella che vuoi.

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