Vuoi essere libero di vivere la vita che vuoi? Beh, allora è arrivato il momento che fai chiarezza una volta per tutte su cosa è la libertà. Perché tutti ne parlano ma evidentemente nessuno l’ha mai conosciuta veramente.
La libertà NON è in nessun modo fare ciò che ti pare. Non perché io ho qualcosa contro il fare ciò che ti pare ma perché tu vivi in un mondo e sei soggetto a delle leggi (naturali) che ti impediscono di fare come ti pare. Non puoi per esempio lanciarti da un aereo senza paracadute e volare solo perché a te va di fare così. Mi dispiace: non funziona! Se ti butti senza paracadute ti devono scartavetrare via dalla strada. E non è bello, fidati! Oppure prova e poi mi dici.
Cos’è allora la libertà? La libertà è la possibilità di realizzare ciò che vuoi imparando a utilizzare le regole che ti governano.
Questa è la libertà: tu sei libero di giocare a un gioco solo se conosci le regole e, sei libero di vincere, solo se le sai utilizzare al meglio e sei in grado così di trarne vantaggio, cioè di fare un passo in avanti rispetto a dove sei oggi.
Quindi, qual è la condizione fondamentale che deve esistere perché esista libertà? Le regole del gioco devono essere stabili, immutabili, e devono valere per tutti e tutto ovunque ti trovi.
Questa è la condizione fondamentale perché esista la libertà.
Prendi per esempio la legge di gravità: è immutabile, si trova ovunque e vale per tutto e tutti. Sei un ciccione che non riesce ad alzarsi dal divano? È perché la forza di gravità ti tiene giù. Vuoi staccarti dal divano? Puoi dimagrire oppure decidere di ingrassare al punto tale che tu rimani ancora fermo ma il divano intorno a te inizia a gravitarti intorno. Che comunque non è male!
Cosa succede, invece, con le leggi create dall’uomo? Succede che inevitabilmente limitano la libertà perché difficilmente mantengono queste caratteristiche fondamentali. Ma questo non toglie che una società può essere più o meno libera.
Quando le regole sono abbastanza stabili e valgono per tutti, nessuno escluso, ecco che la società è abbastanza libera. In questa situazione, infatti, tu puoi comprendere le regole del gioco e iniziare la tua partita. In Svizzera, dove io vivo, tendenzialmente la situazione è questa. In Italia, dove sono nato e cresciuto e dove ho alcune delle mie aziende, direi che non è proprio così. Ma sicuramente lo sai meglio di me.
Quando le regole vengono cambiate a piacimento di chi comanda, stravolgendo ogni 2×3 quello che era stato detto, e sopratutto non valgono per tutti allo stesso modo, ecco che la società in cui sei è sempre meno libera.
Fino ad arrivare alla dittatura dove, chi ha il comando, può accusarti e poi, a posteriori, definire le regole per cui sei stato accusato. Come per esempio se stai in macchina e non ci sono cartelli che indicano il limite di velocità, vieni fermato e ti viene detto che andavi troppo veloce e vieni multato: a detta di chi? Di chi comanda. (Mi è successo più volte viaggiando in Paesi africani o sud americani, per esempio)
Quindi, spiegato semplice, la libertà necessita di regole immutabili e universali.
Ho letto da più parti il grande paragone dei NOSEM con i NOVAX. Tralasciando il fatto che definire NOVAX chi trova sbagliato imporre il green pass o l’obbligo vaccinale è una decisa mistificazione perché, se sei per la libertà, sei anche magari pro vaccino ma contro il Green pass, per esempio. Oppure, sei contro la vaccinazione di un vaccino sperimentale ma sei a favore normalmente di vaccinarti. O, ancora più bello, sei prontissimo a farti il vaccino sperimentale ma ritieni che sia giusto che ognuno faccia quello che crede.
Il NOVAX è contro i vaccini a priori e saranno 10 in tutto. Mettere nella stessa pentola chiunque dice che non ritiene che la gestione della pandemia sia finora stata intelligente è un chiaro lavoro da classica macchina del fango usato per zittire chi non la pensa come chi comanda.
Ma appunto, tralasciando questo, dire che la libertà significa “passare quando ti va al semaforo senza rispettare le regole”, è decisamente stupido. Dire che chi non vuole il green pass è come uno che non vuole il semaforo perché limita la sua libertà, è decisamente stupido.
Le regole stradali, infatti, hanno la tendenza a essere immutabili e universali. Questo significa che sei libero di organizzarti.
Questa è la libertà, la possibilità di definire uno scopo, creare una strategia e definire una tattica per realizzare il tuo scopo.
Ti sottolineo il paradosso: se non ci fossero regole (perché gli schiavi immaginano che la libertà sia assenza di regole visto che non la conoscono), tu non potresti mai realizzare nulla perché non potresti definire una strategia e uno scopo. Quindi saresti schiavo, come lo è chi vive senza conoscere le regole che lo governano e di conseguenza non è capace di fare nulla. In una dittatura, infatti, la schiavitù non è dettata da una quantità di regole infinte ma dal fatto che le regole non sono immutabili e non sono universali perché valgono per il popolo ma non per il potere e cambiano ogni volta che il potere lo ritiene giusto.
Tradotto: in una dittatura non ci sono regole e per questo sei schiavo.
Il green pass, indipendentemente da ciò che pensi al riguardo, è l’ennesimo cambio di regole. In questo anno e mezzo, in Italia, è stato detto tutto e il contrario di tutto e questo ti impedisce di realizzare un qualsiasi tuo scopo perché non puoi mai creare una strategia e definire una tattica.
Ora, facciamo che diamo per scontato che la situazione ha spiazzato tutti e non si sapeva come affrontarla (oggi sono buono perché quando parlo di libertà immediatamente sono già in pace dentro di me), questo non toglie che una gestione in cui ogni 2 minuti dici il contrario di quello che hai detto prima, impedisce di fatto l’esercizio della libertà.
Per questo c’è chi la definisce dittatura perché, all’atto pratico, lo è: l’unica cosa su cui si può dibattere è se questa è una dittatura per il bene sociale oppure no. Ma questo è un argomento che interessa i socialisti. Per me non è interessante perché per me la libertà individuale è l’unico valore su cui si può fondare il benessere sociale.
Quindi per me non esiste la possibilità positiva in cui imponi qualcosa a qualcuno per il bene di qualcun altro, perché questo genera conflitto e quindi solo povertà e distruzione per tutti, sempre.
Quindi, sempre per me, una soluzione che prevede di imporre qualcosa, non è una reale soluzione. Ed evidentemente devi metterti a ragionare un poco di più per trovare una soluzione reale, cioè una soluzione a cui tutti sentono di aderire senza bisogno di obblighi vari.
Ma io non conto un cazzo e quindi non sta a me decidere per gli altri, anche perché non lo farò mai anche se mi verrà chiesto. Esattamente come faccio qui con voi a Barman PR: non ti dico mai cosa devi fare ma ti mostro solo come puoi ottenere quello che TU vuoi.
Quindi puoi continuare a pensare come ti pare ma sappi che, se vuoi che il mondo sia l’immagine di ciò che pensi tu, sarai sempre schiavo della tua mente e non realizzerai mai te stesso.
Se vuoi realizzare te stesso, devi prima di tutto comprendere le regole del gioco in cui ti trovi ora, invece di continuare a inventartele. Perché la verità è che tu oggi giochi a un gioco che non hai idea assolutamente di come funziona.
È un cazzo di gioco e puoi divertirti a giocarlo. Non farti fregare cadendo nell’illusione che la vita, invece di essere un gioco, è un dramma, perché è solo per questo che poi non ti diverti ma sei sempre incazzato col mondo.
Vuoi imparare le regole del gioco? BARMAN PR Recall è il mio Netflix della formazione continua dove troverai ogni mese ore e ore di formazione che ti permetterà di uscire dalla tua situazione e vedere realmente come funziona il gioco e iniziare a giocare realmente e al un livello che le persone che hai intorno neanche credono può esistere.
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