Come in tutti i lavori, è facile iniziare ma arriva sempre il momento in cui c’è un intervallo, un ostacolo, che va superato con un supersforzo.
Succede quando ti alleni: inizialmente ti sembra che tutti gli esercizi ti vengano facili ma dopo un poco i muscoli hanno un crollo e solo se ti sforzi volontariamente di continuare puoi scoprire, con stupore, che dopo poco hai più energie di prima.
Succede con la dieta: all’inizio la spinta emotiva la rende facilissima e ti senti già un’altra persona. Non capisci perché gli altri non mangino bene come stai facendo tu. Ti senti mille volte meglio ed è stupido non farlo (ti ricordo che 5 minuti prima tu eri “gli altri”. No, così! Giusto per…). E poi arriva il momento in cui rinunciare a quel cioccolato o a quel pezzo di pizza è il dramma più grande che sta vivendo il genere umano preso come un insieme. Ma se resisti in quel momento, 15 minuti dopo ti senti già 100 volte più forte e saldo di prima. Vero o no?! Vale così per tutto. Ci sei?!
Ma questa energia che stai recuperando a cosa serve? Ti serve per batterti. Ma non solo, ti serve anche per avere veramente chiaro con chi o con cosa devi batterti.
Ti sei accorto che hai sempre bisogno di nemici? E che, se i nemici sono esterni, sono molto comodi perché puoi dirti con tranquillità che
1. non è colpa tua perché non sei responsabile di ciò che ti accade
2. è facile cambiare nome a un nemico esterno e quindi se viene a mancare quello su cui hai puntato tutto, puoi facilmente trovarne un altro e ricominciare come se nulla fosse
La domanda implicita è: perché funzioniamo sempre così? Nello sport, nella politica, nella religione, a scuola, a lavoro, in famiglia?
E perché, anche se vedi una cosa del genere chiaramente, continua a risultare difficile fare il lavoro per riorganizzare te stesso?
Vedi, la parte inferiore di noi, quella legata interamente al corpo fisico, ha come scopo la sopravvivenza.
La sopravvivenza la puoi vedere in modo molto semplice come acceso o spento, on off.
Tutto ciò che esiste è soggetto alla legge del tempo. Il tempo è ciclico, ossia è l’unione di 2 opposti. Ogni cosa che esiste appare, raggiunge il suo massimo e poi ritorna al nulla da cui è venuta. Funziona così per una particella elementare e funziona così per una stella. E funziona così per tutto ciò che sta in mezzo, compreso l’uomo.
La materia si manifesta solo attraverso i cicli. Non può manifestarsi in nessun altro modo. Perché? Perché la materia si manifesta a noi, per quanto ne sappiamo. E dove si manifesta? Dentro di noi. Si manifesta attraverso i nostri organi di senso.
Gli organi di senso funzionano solo in modo relativo. Cioè solo per comparazione tra uno stato e un altro. La fisica ci insegna che il tempo nasce con la materia. Ed è effettivamente così, almeno per noi. Perché per noi la materia e il tempo nascono solo con i nostri sensi. Quindi tutto ciò che puoi sperimentare con i tuoi 5 sensi deve avere la caratteristica di un polo positivo e di un polo negativo. Se non ci sono gli opposti non puoi sperimentare nulla perché non puoi fare comparazioni.
Ma dove sono questi opposti? Là fuori? No, sono sempre dentro di te perché tutta la tua esperienza si produce dentro di te.
Caldo e freddo non sono là fuori. Se prendi un pezzo di metallo in mano sarà caldo o freddo in relazione alla tua temperatura.
E allora come nasce un nemico? Caldo o freddo sono 2 opposti ma non li chiami nemici! Certo, non li chiami nemici fino al momento in cui non sei al mare e d’improvviso inizia a tirare un vento freddo: ecco che il freddo è diventato tuo nemico. E inizi a imprecare in 7 lingue contro il meteo che vuole la tua rovina.
Quindi il nemico che vedi là fuori nasce dentro di te. Ovviamente per dare la definizione di un nemico serve la mente. Per il regno vegetale e animale non esistono nemici nel senso che intendiamo noi, esistono solo situazioni vantaggiose e situazioni svantaggiose in relazione alla sopravvivenza.
Un animale non passa la giornata a covare rancore e vendetta o ansia e paura.
Noi abbiamo la mente. La mente è la funzione che può permetterti di elevarti. Ovviamente non finendo a farti le seghe mentali ma usandola per dare direzione alla tua vita.
QUANDO NON SAI UTILIZZARTI, VIENI UTILIZZATO
E così la mente viene usata, dal centro istintivo e sessuale specialmente, per rafforzare l’istinto di sopravvivenza, per renderlo ancora più efficace. Dato che è un uso improprio della mente, più efficace significa in questo caso iniziare a vedere tutto e tutti come potenziali nemici o potenziali trofei, costantemente.
Se non viene fatto un lavoro cosciente tutto degenera. Lo sport degenera, la religione degenera, la scienza degenera, la politica degenera, il mercato degenera, la famiglia degenera, l’uomo degenera.
L’uomo è uomo solo quando tutte le sue funzioni sono allineate e lavorano collaborativamente: cioè sono consapevoli e coscienti.
Se la mente viene utilizzata non per la propria funzione (elevarti) ma per sostenere i centri inferiori (la sopravvivenza): sei all’inferno. L’inferno è il luogo in cui tutto è contro di te.
E cosa vuol dire “tutto” per te? Vuol dire che tu stesso sei contro di te, che la tua mente è contro di te. A quel punto non esiste una singola cosa che non sia contro di te perché tutto ciò che sperimenti è nella tua mente, è dentro di te.
Come funziona il ciclo? Nasci e sei puro, nel senso che ancora non hai la mente sviluppata e quindi non hai nemici. Sviluppi la mente e cominciano a manifestarsi i primi nemici interiori. Da lì il passo è breve e si passa ai nemici esteriori.
Quelli esteriori sono i più degenerati perché coprono le nostre incapacità gestionali in modo perfetto. Arrivati ai nemici esterni può succedere che:
1. si rimane a vita nell’identificazione e si vive miseramente, si sopravvive ma con l’aggiunta di stress, rabbia, rancore, ansia e paura
2. si arriva a comprendere che i nemici esteriori non esistono e si torna indietro a quelli interiori. E si finisce per vivere una vita depressiva perché vivere sapendo di essere il nemico di se stesso è una tragedia
3. si comprende che tutta questa storia nasce solo da un malfunzionamento e da una malagestione di se stessi e si inizia a studiare come funziona il dentro e a metterlo in ordine per far funzionare la macchina nel modo in cui è stata progettata
Significa lavorare per riunire gli opposti. Gli opposti si riuniranno comunque prima o poi, anche senza un lavoro. Ma se sarai tu a riunirli potrai vivere una vita a un livello completamente nuovo. Dove calma, serenità e felicità saranno la base di ogni momento. E su questa base potrai creare la vita che vuoi.
Il processo di nascita e morte di un nemico è anche questo un ciclo che va sperimentato perché solo così possiamo diventare consapevoli e coscienti del nostro funzionamento.
La differenza con altri cicli che viviamo sta nel fatto che il ciclo della vita deve essere sperimentato volontariamente. Altrimenti morto un nemico ne nascerà subito un altro. È il samsara, il ciclo infinito di vite che si ripetono.
Senza volontà gli unici cicli che si sperimentano sono quelli della sopravvivenza. Sono solo quei cicli in cui ogni cosa che appare immediatamente attrae il suo opposto.
Così fai di tutto per ottenere quello che pensi ti farà stare bene e puntualmente, quando l’hai ottenuto, subito inizi a stare male.
Non sei strano, non sei una persona con problemi. Magari ti guardi intorno e pensi che il problema sei tu. Ed è vero ma non nel senso che gli altri stanno tutti bene e tu sei l’unico che non capisce come si fa.
Oggi sempre di più le persone sono ingenuamente false: si mostrano sempre al top ma se le vedi nel backstage sono distrutte dentro. Perché nessuno vede i cicli. E così continuano a inseguire i desideri non vedendo che è una corsa senza fine. È una corsa senza fine perché puoi abbattere chi vuoi ma ci sarà sempre un nuovo nemico da affrontare se guardi fuori. Devi guardare dall’altra parte. La felicità è già qui ma tu te la perdi perché guardi altrove.
DEVI ESSERE SEMPRE LA SOLUZIONE E MAI IL PROBLEMA, PERCHÉ SE SEI IL PROBLEMA CHI POTRÀ DARTI LA SOLUZIONE?
Quando cala la notte, il sole non è svanito nel nulla, semplicemente la terra su cui poggi i piedi guarda nella direzione opposta.
Se credi che la luna sia tua nemica perché ha ucciso il sole, farai la guerra alla luna. Ma con quale risultato? Al mattino crederai che la luna se n’è andata grazie ai tuoi sforzi e il sole sia tornato per merito tuo. Ma dopo poche ore la guerra inizierà di nuovo! E così sarà per tutta la tua esistenza.
Appena guardi altrove, la felicità e la serenità sembrano subito sparite. Ma se ti ricordI di te, semplicemente giri nuovamente lo sguardo nella direzione giusta e aspetti che emergano nuovamente.
Quando senti che il mondo inizia a crollare, porta la tua attenzione sul respiro. Non parlare. Siediti in un posto, se possibile all’aperto in mezzo alla natura. Da solo. E aspetta. Vedrai che in pochi secondi sarai di nuovo qui, presente a te stesso.
Sei nella prima stanza, ricordatelo. Non sei ancora mai entrato nel tuo palazzo. Il guardiano ti lascia entrare solo se rispondi correttamente alla domanda: chi sei tu? Sono colui che si ferma e fa un respiro profondo.