SE TI MUOVI SENZA UNA SCOPO ARRIVERAI SEMPRE DA NESSUNA PARTE

Perché fai quello che fai? Così, se di botto ti chiedo: perché fai quello che fai durante la tua giornata, cosa mi rispondi?

Il lavoro che fai, le persone che frequenti, le cose che leggi o guardi sui social: perché? Perché proprio questo lavoro o queste persone? Perché proprio questi interessi invece di altri? Cos’è che guida le tue scelte?

Lo sai cosa guida le tue scelte? Perché, se non lo sai, allora non sono scelte. Vero o no?

“Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. – “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: – “Dove vuoi andare?” – “Non lo so”, rispose Alice. – “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza”.

Su cosa si basa una scelta? Intanto per avere la possibilità di scegliere devi avere almeno 3 possibili opzioni davanti, altrimenti non ci sono neanche le condizioni base per scegliere.

  • 1 sola possibilità ovviamente non è una scelta
  • 2 possibilità non sono una vera scelta perché semplicemente sei costretto a fare una cosa appena escludi l’altra
  • 3 possibilità aprono a una via di uscita: non vuoi una cosa, non vuoi neanche l’opposto e allora prendi una terza via

Ma come nascono le possibilità? Ci sono possibilità tutte intorno a te, in continuazione. Come mai a volte le vedi e altre no? Come mai a volte ti senti completamente bloccato e altre ti sembra di poter fare tutto ciò che vuoi? Qual è la vera differenza che ti fa sentire libero di raggiungere il risultato che vuoi ottenere invece di sentirti bloccato e incapace di fare qualsiasi cosa?

La differenza è semplice per quanto difficile da vedere: ti senti libero di raggiungere un risultato solo quando hai chiaro il tuo scopo.

Quando fai cose senza scopo, non ti senti mai in controllo. Non hai mai nessuna possibilità davanti a te perché stai semplicemente facendo una cosa dietro l’altra senza nessun obiettivo reale.

Solo quando hai uno scopo puoi vedere quali sono le possibili strade che puoi percorrere per raggiungerlo.

Quindi la domanda corretta è: qual è il tuo scopo?

Sono anni che faccio questa domanda e le persone a cui la rivolgo vanno sempre in difficoltà: da chi non ha idea di cosa rispondere a chi prova a far vedere di aver chiaro cosa vuole per poi crollare se solo fai due domande in più per approfondire.

Anche per te è così? Lo so che è così. Lo è per tutti, per il semplice fatto che ti hanno abituato a vivere senza un vero scopo. Ti hanno abituato a vedere solo scopi inutili. E così hai lo scopo di un lavoro che ti serve per pagare le rate di auto e appartamento che hai preso solo per andare a fare questo lavoro. Sono scopi inutili che non ti possono portare da nessuna parte perché non fanno mai nascere possibilità reali per te.

Quali sono le tue possibilità reali? La tua possibilità reale come essere umano è quella di svilupparti. Tu, a differenza di qualsiasi altro animale, puoi sviluppare te stesso e di conseguenza far evolvere la tua condizione di vita verso un livello superiore.

Quindi l’unico vero scopo che devi avere è quello di sviluppare te stesso per imparare a costruire la situazione che vuoi.

Tu sei un essere umano, tu sei fatto per svilupparti. Se comprendi questo, immediatamente inizi a vedere tutto sotto una nuova luce. Questa nuova luce ti illumina e ti permette di iniziare a comprendere cosa è per te realmente utile e cosa è realmente dannoso. Finché non hai acceso questa luce, tu non sai cosa è realmente utile per te e di conseguenza il grosso di ciò che fai ti danneggia e basta. Non lo sai perché non hai chiaro che il tuo unico scopo è quello di svilupparti.

IL TUO UNICO SCOPO REALE È QUELLO DI SVILUPPARTI

Quando questo ti è finalmente chiaro, ecco che davanti a te appaiono immediatamente le strade che puoi prendere. E quale devi scegliere? Solo quelle che ti permettono di svilupparti. Tutte le altre strade per te sono dannose perché non vanno nella direzione del tuo sviluppo.

Non è più difficile di così. E allora perché è così difficile metterlo in pratica? Perché è così difficile dirti che devi abbandonare le strade che non ti permettono di svilupparti. Perché è così difficile dirti che devi abbandonare un lavoro che non ha prospettiva, che devi lasciare andare quelle persone che ti tirano giù verso la tua bassezza, che devi smettere di utilizzare il tuo tempo libero solo per guardare serie tv?

È così difficile perché tu credi di essere queste cose. Sei identificato nelle cose che fai, nella rete di persone che frequenti, sei identificato nelle tue abitudini e credi che se tagli via queste cose tu sparisci. E finché credi questo non potrai mai svilupparti, non potrai mai diventare altro da quello che sei ora. E, se non puoi diventare altro, automaticamente non puoi costruire una condizione di vita superiore rispetto a quella che hai ora.

Ti svelo un piccolo trucco, finché credi di essere ciò che non sei, non potrai mai usarti per ciò che sei realmente. Quindi, il primo punto che devi sviluppare è proprio questo: cercare di non essere identificato in ciò che non sei.

Vedi, tu ti trovi bloccato in delle situazioni che ti sembrano senza via di uscita perché ti dimentichi di tutto ciò che potresti fare. E ti dimentichi perché credi di essere quella situazione e, di conseguenza, non vedi come la situazione possa cambiare: perché se tu sei la situazione e la situazione cambia, tu non ci sei più. Se cadi in questo loop mentale, senza che te ne accorgi tu sei il primo che fa di tutto per non cambiare la situazione che vorresti cambiare. E ti ritrovi naturalmente a stare male perché vuoi una cosa ma ne fai un’altra.

Devi rompere questo loop, devi uscire dalla ruota del criceto: la ruota che gira in continuazione solo perché tu ci corri dentro.

Il trucco per uscire è iniziare a parlarti in terza persona. Quando parli di qualcuno che non sei tu, vedi sempre chiaramente dove è bloccato e vedi subito anche cosa dovrebbe fare per uscire dalla trappola, vero o no? Quando si tratta di te, invece, ti sembra impossibile. Ma non è diverso. È solo che quando vedi un altro non ti identifichi con la sua situazione, quando invece guardi te stesso immediatamente ti identifichi con la tua.

Se guardi da fuori la tua situazione immediatamente sai cosa è giusto per te fare se vuoi svilupparti e evadere dalla prigione in cui ti sei infilato. E quindi è questa semplice cosa che devi fare: domandarti cosa dovrebbe fare di utile per svilupparsi una persona che si trova esattamente nella situazione in cui sei tu. Immediatamente vedrai tutta una serie di opzioni che normalmente non vedi mai.

Quando vedi le cose per quello che sono, fare ciò che è necessario non richiede nessuno sforzo.

Ma per vedere le cose per quello che sono, devi aumentare la tua capacità di visione. Perché in questo momento è molto ridotta. Hai le capacità per gestire una serata al bar e credi che l’unica cosa che puoi fare è trovare qualcuno che ti dia un lavoro. Hai delle competenze che possono essere messe in leva per cominciare a costruire la tua ricchezza ma non le sfrutti perché non vedi quali strade hai realmente la possibilità di percorrere.

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